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La Val Bondasca prima della frana

«Era un posto che mi stava davvero a cuore», così Giorgio Giovanoli, piastrellista di Promontogno, racconta della sua Val Bondasca. Suo padre ha costruito anni fa un monte a Lera, proprio sotto il gruppo dello Sciora. Ora questo monte appartiene a lui e ci passa più tempo possibile. Pure Remo Capadrutt, pensionato e per dieci anni capocapanna a Sciora, passava ogni minuto libero fra i boschi e i sentieri della Val Bondasca. Dopo il crollo di una parete del Pizzo Cengalo e le seguenti frane, la Val Bondasca come la conoscevano Giorgio e Remo non esiste più. I ricordi però rimangono indelebili.

Annalisa De Vecchi